L’autenticità nel Personal Branding: creare connessioni realmente significative.
- dambrosiomiki
- 23 ott 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 6 ago
Uno sforzo ponderato e disciplinato per comunicare la nostra essenza più vera.
Quando si inizia il lavoro di sviluppo del proprio personal brand, uno dei momenti critici che può capitare di dover affrontare è il timore che promuovere (vendere) se stessi possa apparire come un atto artificioso che trasmette un’immagine di sé falsa o manipolata.
Questo timore non è fondato. Voglio rassicurarti dicendo che essere autentici, nel processo di costruzione del proprio brand, non significa rivelare al pubblico chi siamo in modo superficiale o, peggio, copiare quello che fanno altri, ma rappresenta uno sforzo ponderato e disciplinato per comunicare la nostra essenza più vera. Una grande vendita richiede la forma più pura di autenticità. La costruzione di un brand personale autentico non solo è possibile, ma è necessaria per affermarsi nel contesto professionale odierno.
Autenticità come strategia consapevole
La mia idea è che i contenuti di un brand personale solido non si basano su parole chiave o slogan vuoti, ma sulle storie che trasmettono i nostri valori, principi e obiettivi. Suzanne Muchin, docente di leadership e comunicazione alla Kellogg School of Management sostiene che le storie devono comunicare ciò che ci rende davvero unici, evidenziando il nostro contributo originale e distintivo. Più che termini di circostanza come “adattabile” o “proattivo,” Muchin invita a concentrarsi su racconti che risuonino profondamente con chi siamo, spingendoci a riflettere su domande fondamentali come:
“Qual è la proposta di valore che può realmente fare breccia nella persona di fronte a me?
In che modo voglio essere ricordato?”
Domande simili ci aiutano a delineare il nostro posizionamento personale in modo autentico e a costruire una narrazione memorabile che evita cliché o approcci generalizzati.
Autenticità come disciplina
Può sembrare una contraddizione ma l’autenticità richiede abilità, e questa abilità si basa sulla disciplina. Non si tratta semplicemente di condividere liberamente qualsiasi aspetto della nostra vita personale o di lasciarsi andare in modo incontrollato, ma piuttosto di imparare a gestire e comunicare efficacemente chi siamo. Un esempio calzante è la preparazione per un panel o un'intervista: in queste situazioni, è fondamentale avere chiari i “punti fermi” della propria narrazione, ossia i messaggi chiave che desideriamo trasmettere, arricchiti dalle domande rilevanti che vogliamo porre agli altri.
Annotare con cura e precisione questi elementi non solo aiuta a mantenere un filo conduttore durante la conversazione, ma consente di offrire una rappresentazione autentica di noi stessi senza divagare. Autenticità, quindi, non significa essere impreparati, ma piuttosto avere un controllo consapevole del messaggio che vogliamo comunicare.
Raccontare la propria storia, non ripetere slogan di altri
L'autenticità è ciò che rende un personal brand efficace e duraturo. Viviamo in un’epoca complessa e competitiva, e gli elementi differenzianti saranno sempre più l’attenzione al dettaglio e la capacità di raccontarsi efficacemente. L’autenticità non è un accessorio.
Le storie personali, quelle che parlano di valori profondi e che mostrano il nostro percorso, creano connessioni più solide rispetto a frasi stereotipate che non lasciano il segno. Dunque, per costruire un brand personale autentico e rilevante, dobbiamo partire dal racconto di ciò che ci rende unici, con disciplina, abilità e una profonda consapevolezza di chi siamo davvero.
La costruzione di un personal brand non è un esercizio di manipolazione o di creazione di un’immagine artificiale. In un mondo dove tutto sembra già detto e fatto, ciò che rende unica la nostra storia sarà il processo di riflessione ponderata e disciplinata per trasmettere la nostra essenza più autentica e per stabilire connessioni significative.



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